Il motore della storia è l’invidia: Un motore che, quando è al massimo dei giri, scatena rivoluzioni, guerre e altre calamità. I borghesi che dal diciottesimo secolo in poi bramano di scalare le vette dei possedimenti altrui non si fanno alcun scrupolo di costruire i gradini con i cadaveri dei privilegiati di turno.
Con l’unità d’Italia (una delle rivoluzioni cruente fatte dalla massoneria in Italia) si è messa in atto la più grande ruberia di stato che si conosca. I predatori, oggi, ritengono di non aver rubato abbastanza alla Chiesa e pertanto mi permetto, da questo spazio riservato ai commentatori, di far arrivare a Papa Francesco un consiglio: non batta troppo la grancassa sulla Chiesa povera (la povertà deve essere una scelta individuale e non istituzionale), perché questa pia aspirazione càtara è sempre servita per depredare la Chiesa stessa. Anche i ladri quando svuotano la cassetta delle offerte o la scrivania del parroco, forse pensano beffardamente : “la chiesa deve essere povera”…..
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Di: Avandero
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